I riti di flagellazione.
Dopo una breve ed intima preparazione i Battenti appaiono in strada improvvisamente, iniziando il loro rito percuotendosi con forza sulle cosce con un "cardillo" (un tappo di sughero con nove frammenti di vetro conficcati in una delle estremità e saldati con della cera), segnando col proprio sangue i sagrati e gli stipiti di chiese e cappelle votive.
I riti di flagellazione che si svolgono tutt'ora in Calabria durante la Settimana Santa sono riti riconducibili ad antiche pratiche di mortificazione delle carne e dello spirito a scopo devozionale, nonché a pratiche di rigenerazione del sangue, di virilità e vitalità.