Le vie del sangue.
Scalzi. Rapidi. Completamente vestiti di nero e sulla testa una voluminosa corona di asparagi. Tra le mani il “cardo” (un disco di sughero di circa 10 centimetri di diametro con 13 piccoli pezzi di vetro saldati tramite uno strato di cera usato per ferirsi cosce e polpacci) e la “rosa” (un secondo disco di sughero usato per favorire la fuoriuscita di sangue attraverso continui e violenti colpi, e contemporaneamente ripulire le parti dal sangue stesso).
Durante il Venerdì Santo i Battenti di Nocera Terinese, accompagnati dall’Ecce Homo (bambino o adulto scalzo, con una corona di spine sulla testa, una croce tra le mani e completamente vestito di rosso) danno vita ad una rappresentazione fatta di fede, forza, sofferenza e sangue.